La norma del 2024 ("Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori di incendio – Parte 1: Controllo
iniziale e manutenzione") definisce i criteri per effettuare il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo
periodico, la revisione programmata e il collaudo degli estintori, con l’obiettivo di garantire l'efficienza di
questi ultimi. Non si applica, invece, alle attività di installazione degli estintori.
Periodicità revisione e collaudo estintori: le novità della norma UNI 9994-1:2024
Le novità principali della norma UNI 9994-1:2024 riguardano la periodicità della revisione e del collaudo
degli estintori.
Infatti, per alcune tipologie, da un lato è stata allungata la scadenza della revisione, mentre dall'altro è stata accorciata quella relativa al collaudo.
| TIPOLOGIA | REVISIONE | COLLAUDO |
| POLVERE | 60 mesi (prima erano 36 mesi) | 120 mesi (prima erano 144 mesi) |
| CO2 | 60 mesi (periodicità invariata) | 120 mesi (periodicità invariata) |
| IDRICO/SCHIUMA PLASTIFICATO | 24 mesi (periodicità invariata) | 72 mesi (periodicità invariata) |
| IDRICO/SCHIUMA INOX | 48 mesi (periodicità invariata) | 120 mesi (prima erano 144 mesi) |
| ACQUA plastificato | 60 mesi (prima erano 48 mesi) | 72 mesi (prima erano 96 mesi) |
| ACQUA Inox | 60 mesi (prima erano 48 mesi) | 120 mesi (prima erano 144 mesi) |
Va ricordato, inoltre, che la scadenza di revisione per gli estintori prodotti prima del 25 luglio
2024 rimane quella indicata nella versione 2013 della norma UNI 9994-1. La periodicità del
collaudo, invece, viene modificata secondo le nuove disposizioni, sia per gli estintori già presenti
che per quelli prodotti e installati dopo il 25 luglio 2024.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ESTINTORI A BASE D’ACQUA, SECONDO LA NORMA DEL 2024
Tra le altre novità della norma sulla manutenzione degli estintori, è stata cambiata la classificazione di quelli a base d'acqua.
La versione del 2013, infatti, distingueva tra quelli con serbatoio in acciaio al carbonio con agente
estinguente premiscelato, quelli con serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua (ed eventuali
altri additivi in cartuccia) e quelli con serbatoio in acciaio inox o lega di alluminio.
La norma del 2024, invece, distingue innanzitutto tra quelli a base d'acqua a pressione permanente o a
pressione ausiliaria. Per ognuna di queste due tipologie, vengono poi classificati quelli:
solo acqua;
acqua miscelata con additivi/nuovi additivi fluorine free;
additivo in cartuccia (separato dall'acqua).
Infine, per ciascuna delle tre classificazioni sopra riportate viene specificato se l'estintore è plastificato o in
inox/alluminio (per inox si intende acciaio altolegato).
In sostanza, è stata introdotta una differenziazione per tipo di pressurizzazione, per tipologia di mezzo
estinguente e per tipologia di serbatoio. Quindi, seguendo i tre livelli di classificazione, si avrà ad esempio:
estintore a base d'acqua a pressione permanente, solo acqua, plastificato;
estintore a base d'acqua a pressione ausiliaria, solo acqua, plastificato;
L'IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI
Per legge, il datore di lavoro deve garantire che gli estintori presenti nella propria azienda siano sottoposti a regolare manutenzione, affinché siano sempre efficienti nel caso di emergenza per rischio incendio.
La manutenzione degli estintori avviene ad opera di tecnici specializzati e abilitati, esterni all'azienda e in
possesso delle attrezzature idonee. All'interno dell'impresa va comunque prevista una persona
responsabile del programma di manutenzione e delle ispezioni eseguite, che vanno riportate in un apposito registro (quest'ultimo va sempre messo a disposizione dell'autorità competente e del manutentore stesso).
A cura di Roberto Mercandelli
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